Cinema per noi: il Surrealismo nel cinema contemporaneo

Unica proiezione alle ore 16 con presentazione e dibattito finale in sala a cura di Pinuccia D’Agostino

Nessuna avanguardia è durata così tanto come il Surrealismo; nessuna avanguardia ha generato linguaggi che sono diventati espressione di tutte le arti. Già all’inizio del XX secolo alcune avanguardie avevano trovato nella decima musa una nuova possibilità di espressione: lo hanno fatto i futuristi, i formalisti russi, il cubismo e il movimento Dada. Ma i surrealisti con la loro indagine sulla psiche, sul sogno, con il loro automatismo psichico che rendeva le loro opere tanto immediate e incomprensibili, ma soprattutto con la loro spinta rivoluzionaria, hanno aperto la strada al cinema più moderno. Hitchcock si servì delle scenografie di Dalì per il film “Spellbound” Al surrealismo spetta senz'altro il merito di aver aperto una finestra sui sogni, gli incubi, le cose proibite, i grandi amori e altri fantasmi, che d'ora in avanti entrano nei temi cinematografici. Grande debitore è pure Federico Fellini col suo stile malinconico, onirico e talvolta satirico. Inoltre, anche generi cinematografici come l’horror o la fantascienza, si ispirano al surrealismo e molti registi, come David Linch, ne son debitori. Ma il più grande surrealista che rimase sempre fedele alle regole del movimento fu sicuramente Bunuel, con le sue divagazioni oniriche e la sua spinta sociale e rivoluzionaria.