Cineforum Ordine dei Medici | Visioni etiche. Esplorare la condizione umana

  • Mercoledì 28 gennaio - Mercoledì 25 febbraio e Mercoledì 25 marzo al Capitol Anteo spazioCinema

Un ciclo di film che esplora le sfide, le relazioni e i dilemmi etici attraverso il linguaggio del cinema.

La proposta di un ciclo di film che affrontino tematiche profonde è ispirata all’idea che ogni film, quindi, indipendentemente dal valore artistico, è utile come stimolo speculativo, essendo il cinema un formidabile laboratorio del pensiero, capace di mettere alla prova idee e ragionamenti in un contesto protetto, ma aperto al dialogo. Il ventunesimo secolo ha portato il dibattito filosofico e bioetico ancora più oltre, e il cinema ha tenuto il passo, promuovendo opere capaci di esplorare attraverso l’arte e il linguaggio audiovisivi tutta la complessità della natura umana, i limiti, i desideri, le ferite, le incommensurabili grandezze.

Introduzione e conduzione delle serate a cura del prof. Raffaele Chiarulli – Docente di Linguaggi dell’Audiovisivo e Teoria della comunicazione presso Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il programma: 

Mercoledì 28 gennaio, ore 20.45, La tomba delle lucciole (1988, Giappone) di Isao Takahata

Seta e la sorellina Setsuko cercano di sopravvivere nei dintorni di Kobe durante gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale. Privati della casa, della famiglia e del cibo, i due bambini si rifugiano nella natura, mentre attorno tutto crolla. Con uno stile essenziale e struggente, Takahata racconta la guerra dal punto di vista dell’infanzia, senza retorica ma con intensità poetica. Un film di animazione che è anche un potente atto d’accusa contro ogni disumanità, e un’ode tragica all’innocenza perduta.

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Mercoledì 25 febbraio 2026, ore 20.45, Un semplice incidente (2025, Iran/Francia/Lussemburgo) di Jafar Panahi

Un uomo percorre in auto le strade di una città iraniana, apparentemente per svolgere delle commissioni quotidiane. Ma ogni incontro, ogni sosta, ogni deviazione rivela un nodo più profondo: un passato che riaffiora, una verità che non può più essere rimossa. Con la consueta sobrietà narrativa, Panahi costruisce un racconto sospeso tra finzione e realtà, dove il gesto più banale diventa rivelatore. Un film che riflette sulla colpa, sull’opacità delle relazioni e sul sottile confine tra responsabilità personale e destino collettivo.

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Mercoledì 25 marzo 2026, ore 20.45, Il sentiero azzurro (2025, Brasile/Messico/Paesi Bassi/Cile) di Gabriel Mascaro

Tereza ha 77 anni e vive in una società che ha deciso di relegare gli anziani in colonie sorvegliate. Ma lei si rifiuta di arrendersi. Intraprende così un viaggio attraverso l’Amazzonia, alla ricerca di un’ultima libertà e di un senso che la vita, forse, può ancora offrirle. Con uno sguardo sospeso tra realismo magico e critica sociale, Mascaro firma un racconto poetico e ribelle, dove la natura si fa alleata e testimone di una resistenza intima. Un film sulla dignità, la memoria e la forza silenziosa di chi non smette di cercare.

Presto in prevendita

Biglietto 6,50 euro

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