Le Assaggiatrici: film prodotto da Lumiere & Co. in associazione con Anteo
- Tratto dall’omonimo bestseller di Rosella Postorino, Le Assaggiatrici è il nuovo film prodotto da Lumiere & Co. in associazione con Anteo.
Tratto dall’omonimo bestseller di Rosella Postorino, edito Feltrinelli, Le Assaggiatrici è un film che, fin dalla sua uscita questo marzo, ha saputo coinvolgere un vasto pubblico e stimolare un significativo dibattito, come testimoniato dal caloroso riscontro al botteghino e dalle numerose testate giornalistiche che ne hanno parlato. Diversi critici, quali Paolo Mereghetti, Gianni Canova e Piera Detassis, ne hanno sottolineato la forza narrativa, la qualità delle interpretazioni e l'impatto nel panorama cinematografico attuale.
Dietro questo importante progetto c'è Lumière & Co., casa di produzione fondata nel 1994 da Lionello Cerri, da sempre impegnata a produrre e portare sul grande schermo film d’autore. Nella sua filmografia figurano titoli significativi come Giorni e nuvole e Cosa voglio di più di Silvio Soldini, o Nome di donna di Marco Tullio Giordana. Per Le Assaggiatrici, Lumière & Co. ha lavorato in stretta collaborazione con Anteo, proseguendo un impegno condiviso nella produzione e distribuzione di film d’autore che lasciano il segno.
La trama
È l’autunno del 1943. La giovane Rosa è in fuga da una Berlino colpita dai bombardamenti. Il marito, impegnato al fronte, le ha consigliato di rifugiarsi dai suoceri, che vivono in un piccolo paese vicino al confine orientale, in attesa del suo ritorno. Una volta arrivata, però, Rosa scopre che il piccolo villaggio possiede un segreto: la foresta con cui confina nasconde il quartier generale di Hitler, chiamato la Tana del Lupo. Qui, il Führer vive nella paranoia di essere circondato da nemici e di venire avvelenato.
Una mattina all’alba, Rosa viene prelevata insieme a un gruppo di altre giovani donne del villaggio per svolgere un compito terribile: assaggiare i cibi cucinati per il Führer. In bilico tra la costante paura di morire e la fame, le assaggiatrici forgiano tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Rosa, la berlinese, inizialmente fatica a integrarsi nel gruppo. Quando la diffidenza nei suoi confronti sembra affievolirsi, un evento inatteso la travolge, instillandole un profondo senso di colpa: un ufficiale delle SS risveglia in lei un sentimento che assomiglia all’amore, o forse, più semplicemente, l'irrefrenabile bisogno di sentirsi ancora viva, nonostante l'orrore che la circonda.
Nel 2012, all’età di 95 anni e poco prima di morire, una donna di nome Margot Wölk ha rivelato al mondo di essere stata una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler. Fino a quel momento, l'esistenza stessa delle assaggiatrici era rimasta un capitolo sconosciuto della Storia. Margot Wölk, tra tutte le donne coinvolte, è stata l'unica a sopravvivere alla fine della guerra. La sua vicenda ha ispirato il romanzo e il film.
Il cast e la regia
Dietro ogni grande film si cela sempre un grande gruppo di lavoro. A scegliere di portare sul grande schermo la storia narrata nel romanzo Le assaggiatrici di Rosella Postorino sono stati i produttori Lionello Cerri e Cristiana Mainardi, colpiti fin da subito dalla forza del libro.
«Era il 2018 quando Lionello Cerri e io abbiamo letto Le assaggiatrici, il bestseller di Rosella Postorino, tutto d’un fiato durante un viaggio in treno da Roma a Milano. È stato un vero colpo di fulmine», racconta Cristiana Mainardi. «La produzione di questo film ha attraversato momenti storici complessi — dalla pandemia alla guerra russo-ucraina — che ne hanno amplificato il significato. Oggi, quest’opera assume un valore ancora più profondo: un messaggio universale contro ogni forma di oppressione e contro ogni guerra».
Alla regia abbiamo Silvio Soldini, un nome che nel cinema italiano è sinonimo di cinema d'autore, che ha saputo raccontare con sensibilità e maestria le sfumature più profonde dell’animo umano, dirigendo un cast internazionale. Regista e sceneggiatore, si è affermato con opere come Pane e tulipani (2000), autentico cult premiato a livello internazionale, Agata e la tempesta (2004), e più recentemente Il colore nascosto delle cose (2017).
Il cast completamente internazionale è composto da Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann e Thea Rasche.
La produzione, frutto della sinergia tra Lumière & Co., Anteo, Tarantula, Tellfilm, Vision Distribution e Sky, ha saputo creare un'opera dal respiro internazionale, girata in tedesco per mantenere un forte legame con l'autenticità della storia.
Dal Festival di Bari al successo al botteghino
Il film Le Assaggiatrici è stato presentato in anteprima nazionale, come film d'apertura al Bari International Film Festival (BiF&st) 2025, ed è stato sin da subito accolto con grande interesse e plauso. Uscito nelle sale cinematografiche il 27 marzo 2025, il film ha conquistato il pubblico italiano, dominando il botteghino e registrando incassi significativi, che hanno superato i 3 milioni con 438.736 presenze.
Ma il successo di Le Assaggiatrici non si è fermato ai confini italiani: è stata una delle poche produzioni italiane recenti capaci di suscitare interesse e ottenere vendite anche all'estero. La distribuzione internazionale, curata da Vision Distribution, ha visto il film accolto con entusiasmo in diversi mercati, registrando un sold-out per l’anteprima a Berlino.
L'incontro al Salone del Libro di Torino
A conferma del profondo impatto culturale del film e del libro da cui è tratto, Le Assaggiatrici è stato protagonista anche di un incontro al Salone Internazionale del Libro di Torino, un evento che ha visto la presenza del regista Silvio Soldini, dell'autrice Rosella Postorino e dei produttori Lionello Cerri (Lumière & Co.) e Cristiana Mainardi. È stata un'occasione preziosa per approfondire il processo di adattamento dal romanzo al grande schermo, per discutere le tematiche del film e per un confronto diretto con il pubblico, a riprova di come questa storia continui a stimolare riflessioni e dibattito.
L’accoglienza del pubblico e della critica
Fin dalla sua uscita, Le Assaggiatrici ha generato un ampio dibattito e un'accoglienza calorosa. Se il pubblico ha premiato il film con una straordinaria affluenza nelle sale, incluse e in particolar modo le nostre del circuito Anteo su Milano e provincia, che hanno supportato con orgoglio questa co-produzione, anche gran parte della critica ha riconosciuto i meriti dell'opera.
Sono state lodate l'intensità delle interpretazioni, la regia di Soldini, l'accurata ricostruzione storica e la capacità di affrontare una pagina poco conosciuta della Seconda Guerra Mondiale con sensibilità e senza retorica.
Ne sono testimonianza le parole di autorevoli critici: per Paolo Mereghetti su Io Donna, il film è «all’altezza delle aspettative: teso, compatto, cupo, scava nella paura e nel bisogno di sopravvivere di quelle ragazze costrette a fare i conti con un "nemico" che credevano alleato, disposte rabbiosamente a cercare (soldinianamente) un appiglio, trovare una ragione di vita e guardare al futuro. Per chi vuole misurarsi con un cinema di qualità».
Alberto Crespi su la Repubblica definisce Le Assaggiatrici in questo modo: «Premesso che non esistono film “necessari”, Le Assaggiatrici è un film importante che merita di essere visto». E ancora: «Da vedere, se possibile, in tedesco con sottotitoli: è un vero film internazionale, a dimostrazione che il nostro cinema sa anche guardare al di là dei confini».
Per chi non fosse riuscito ancora a vederlo o volesse rivederlo, Le assaggiatrici è ancora in programmazione nelle sale Ante e AriAnteo, scopri il programma qui.