Greta Gerwig: la prossima presidente della giuria al Festival di Cannes

Il Festival di Cannes ha recentemente rilasciato una notizia che ha suscitato grande entusiasmo in tutto il mondo del cinema: la regista statunitense Greta Gerwig sarà la presidente della giuria della 77ª edizione del Festival di Cannes, in programma dal 14 al 25 maggio 2024.

Regista del film dell’estate Barbie, Greta Gerwig è la donna più giovane ad assumere questo importante ruolo, superata solo da Sophia Loren nel 1966, all’epoca trentunenne. È, inoltre, la prima donna statunitense dopo Cate Blanchett nel 1028, la seconda regista dopo Jane Campion nel 2014 e, in totale, la dodicesima donna a presiedere la giuria del festival.

“Dopo un anno in cui ha battuto ogni record con il suo film Barbie, la regista, sceneggiatrice e attrice americana Greta Gerwig presiederà la Giuria del Concorso Lungometraggi del 77° Festival di Cannes, che si terrà dal 14 al 25 maggio 2024”, si legge nel comunicato stampa rilasciato dal Festival di Cannes. “Eroina dei tempi moderni, Greta Gerwig scuote lo status quo tra un'industria cinematografica altamente codificata e un'epoca che richiede una maggiore espansività.”

E ancora: “Ieri ambasciatrice del cinema indipendente americano, oggi al vertice del successo mondiale al botteghino, Greta Gerwig riesce a combinare ciò che prima era considerato incompatibile: sfornare blockbuster d'autore, colmare il divario tra arte e industria, esplorare questioni femministe contemporanee con abilità e profondità, e dichiarare la sua ambiziosa aspirazione artistica all'interno di un modello economico che abbraccia per utilizzarlo al meglio.”

"Amo i film - amo farli, amo andare a vederli, amo parlarne”, ha dichiarato Greta Gerwig.  “Come cinefila, Cannes è sempre stato il culmine di ciò che può essere il linguaggio universale del cinema. Trovarmi in un luogo di vulnerabilità, in un teatro buio pieno di sconosciuti, guardando un film appena uscito è il mio posto preferito. Sono sbalordita, emozionata e onorata nel presiedere la giuria del Festival di Cannes. Non vedo l'ora di vedere quali viaggi ci attendono!".

“Si tratta di una scelta ovvia, poiché Greta Gerwig incarna il rinnovamento del cinema mondiale, di cui Cannes è ogni anno precursore e cassa di risonanza", hanno dichiarato infine Iris Knobloch, Presidente del Festival, e Thierry Frémaux, Delegato Generale. "Al di là della Settima Arte, Greta Gerwig è anche la rappresentante di un'epoca che sta abbattendo le barriere e mescolando i generi, elevando così i valori dell'intelligenza e dell'umanesimo".

 

Greta Gerwig: filmografia ed evoluzione artistica

Nata nel 1983 a Sacramento, in California, Greta Gerwig ha iniziato la sua carriera come attrice in film indipendenti, catturando subito l'attenzione grazie alla sua abilità di dare vita a personaggi complessi e profondamente umani. La sua transizione alla regia ha segnato una svolta significativa nella sua carriera, trasformandola come una delle voci più distintive di Hollywood.

Il suo primo lavoro Lady Bird del 2017, è stato acclamato da critica e pubblico, guadagnandosi numerosi riconoscimenti, tra cui la candidatura a ben cinque premi Oscar. Seguendo questo successo, Piccole Donne del 2019, un adattamento del romanzo di Louisa May Alcott, ha messo ulteriormente alla luce l’abilità di Gerwig nel reinterpretare storie familiari con una prospettiva unica e contemporanea.

   

 

Gerwig ha inoltre contribuito come sceneggiatrice e attrice a diversi progetti: i suoi ruoli in film come Frances Ha e Mistress America in collaborazione con Noah Baumbach, ad esempio, possiedono una varietà di stili che vanno dalla commedia al dramma, con una caratteristica unica che è allo stesso tempo personale e comprensibile a tutti.

Infine, c’è il suo ultimo film, Barbie, che conta ben nove nomination ai Golden Globes e un record di un oltre miliardo di incassi in tutto il mondo in soli 17 giorni, superando Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2. Greta Gerwig qui scava nel profondo dell’idolo della bambine, rendendo Barbie un vero e proprio fenomeno culturale internazionale e diventando la regista più quotata della storia.