Festival 5 giornate Cinque giornate per la nuova musica

Il FESTIVAL 5 GIORNATE - Milano: Cinque Giornate per la Nuova Musica è un'esperienza esclusiva per la promozione della musica contemporanea e sperimentale.

Dal 18 al 22 marzo
Decima Edizione

Promosso da Centro Musica contemporanea
Direzione artistica: Alessandro Calcagnile e Rossella Spinosa
In collaborazione con: Comune di Milano, Museo del Novecento, Conservatorio di Milano, Apollo spazioCinema, Acusmonium Audior

Il ciclo ‘Musica per Acusmonium’ propone dal 18 al 22 l’ascolto immersivo di 30 opere di musica acusmatica create da compositori di nazionalità, formazione, ed orientamento differenti. Le composizioni su supporto verranno diffuse dalla consolle di spazializzazione dell’acusmonium mobile AUDIOR, un’orchestra di altoparlanti progettata nel 2012 da Eraldo Bocca. Concepito in Francia nel 1976 dal compositore Francois Bayle, l’acusmonium si rivela come lo strumento ideale per l’interpretazione in concerto di musica elettroacustica. Il programma ha inteso riunire pionieri della musica elettroacustica, esponenti di punta dell’acusmatica europea ed extraeuropea, alcuni studenti del conservatorio Reale di Mons (Bruxelles), nelle varianti di compositori-ricercatori, compositori-perfomers, compositori di musica strumentale e acusmatica, compositori-interpreti, compositori legati all’audiovisuale. Le opere e i compositori provengono innanzitutto da Francia, Canada e Belgio, (patrie della musica concreta e acusmatica), ma anche dalla Polonia, dalla Svezia, dagli Stati Uniti, dall’Argentina, dalla Colombia dalla Spagna, dal Giappone e dalla Corea. Dai compositori italiani (attualmente in Italia o all’estero) sono giunti 8 contributi. Le due opere che aprono e chiudono il ciclo degli ascolti acusmatici sono state create da compositori del Regno Unito e della Nuova Zelanda. Il programma prevede, per martedì 18, una performance di danza Butoh e musica acusmatica. Dapprima in Giappone, paese d’origine del Butoh, poi da alcuni anni in Francia e ora anche in Italia, questo connubio è reso possibile dal fatto che Butoh e musica acusmatica hanno in comune il rigetto di canoni stilistici e formali prestabiliti. Il programma suggerisce altri momenti simbiotici: Système S (62 min.) sistema solare sonoro, è il frutto del lavoro di 14 compositori ed evoca una dimensione cosmologica dotata di appeal sonoro. Viceversa le immagini di ‘Osservatorio modulare’ che pure accompagneranno giovedì 20 la prima italiana di Système S – si costituiscono nella rappresentazione della terra e del cielo, della storia, del territorio, del paesaggio nel loro continuo divenire, in un continuo passaggio da microcosmo a macrocosmo. Il loro scopo è quello di accompagnare la successione (talvolta inquietante) dei suoni generati dai pianeti con una narrazione più intima e più umana, basata su mappe immaginarie in cui si trovano sovrapposti differenti moduli di rappresentazione del paesaggio, da quelli cartografici, geografici, astronomici, a quelli testuali e lirici.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero
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