30 anni di Piccolo Buddha. Omaggio a Bernardo Bertolucci.

  • Un evento per ricordare un grande Maestro e rivedere sul grande schermo uno dei film in cui esercita maggiormente il proprio sguardo inclusivo e vitale sul mondo.

Ho scoperto Bernardo Bertolucci e la sua filmografia a diciannove anni, studiando cinema in Università. Le sue poesie per immagini mi hanno parlato dal primo istante, avevo l’impressione che con i suoi film si rivolgesse proprio a me, così, per la prima volta, mi sono sentita rappresentata da un autore. Poi ho capito che la magia del cinema consiste anche in questo, ma c’è sempre una prima volta e il cinema di Bertolucci è stato questo per me. 

Guidata dal Professore che mi ha fatto innamorare di questo mestiere e che mi ha insegnato che non solo il cinema, ma anche la vita, può essere “sogno”, ho recuperato tutta la filmografia di Bertolucci e mi sono appassionata tanto da scriverne la tesi di laurea triennale. 

Con il tempo ho capito la motivazione del mio “imprinting” con Bertolucci: la scelta del Maestro di raccontare le vicende di giovani alla ricerca della propria identità e, in quel momento, ma forse tuttora, avevo un assoluto bisogno di queste storie, accompagnate dallo sguardo di un autore mai giudicante, un “eterno ragazzo nel cuore” che non ha mai smesso di interrogarsi, persistendo nella ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo.

Ho capito quanto fosse vero quanto detto dal Prof. Gianni Canova il primo giorno di lezione in Università, “La vita è sogno perché copia i film”: credo di avere impostato tutto il mio percorso successivo partendo dall’indole e dallo slancio vitale dei personaggi di Bertolucci e da quel cinema che si nutre di sentimenti e di mondo, di privato e sociale, nel continuo dialogo tra “dentro” e “fuori”; così come ho fatto mia quella sua frase “chi combatte può essere sconfitto, chi non lo fa evita la frustrazione d'essere battuto, ma anche le forti emozioni e l'estrema vitalità che il conflitto comporta”.

Sono il rifiuto dell’immobilità, l’evoluzione, la ricerca, ad averlo portato, inevitabilmente, all’innamoramento per altre culture, al desiderio di esplorare il nuovo, alla fascinazione per il diverso. Grazie alla cinematografia di Bernardo Bertolucci – in particolare, alla “trilogia dell’Oriente” (o “trilogia orientalista”, come preferiva definirla) – possiamo capire quanto l’incontro con un’altra cultura possa essere affascinante, arricchente e rappresenti una grande, irrinunciabile, scoperta.

Sono passati 30 anni da quando Bernardo Bertolucci ha girato Piccolo Buddha e quella favola di amore e compassione è più attuale che mai. Il suo innamoramento per una cultura diversa che lo ha spinto, da laico, a fare il film è ancora oggi un'esortazione alla conoscenza e alla curiosità come unico antidoto all'ignoranza del razzismo. (Valentina Ricciardelli – Presidente Fondazione Bernardo Bertolucci)

Per questo il cinema di Bertolucci è più che mai attuale e si delinea come un monito per il nostro tempo. 

Così, in occasione del 30° anniversario dell’uscita di Piccolo Buddha, in Anteo Palazzo del Cinema dedichiamo una serata al suo grande autore: martedì 21 marzo, alle ore 18.30, in dialogo con Gianni Canova, critico cinematografico e Rettore dell’Università IULM, sarà presente Fabien Gerard, collaboratore ventennale del Maestro e uno dei massimi esperti della sua opera. A introdurre l’incontro, Valentina Ricciardelli, Presidente di Fondazione Bernardo Bertolucci. 

Dopo l’incontro, si svolgerà la proiezione di Piccolo Buddha (1993) di Bernardo Bertolucci – in versione originale con sottotitoli in italiano – per ammirare ancora una volta su grande schermo, un cinema che è al contempo sguardo vitale sul mondo e dimensione privata, “quella che faceva di Bertolucci un uomo consapevole della propria grandezza e della fragilità effimera del nostro essere al mondo. Come in Piccolo Buddha, quando il monaco, dopo aver passato una vita a costruire il mandala perfetto, decide di distruggerlo. In quella consapevolezza dell’impermanenza che hanno solo i grandi. Così destinati a passare, per ritornare alle stelle.” (Gianni Canova)

Articolo di Chiara Lenzi di Anteo

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Martedì 21 marzo, Sala Rubino di Anteo Palazzo del Cinema

- ore 18.30 | incontro con Gianni Canova, Fabien Gerard e Valentina Ricciardelli, Presidente di Fondazione Bernardo Bertolucci.
Ingresso gratuito previa prenotazione qui 

- ore 19.30 | proiezione di Piccolo Buddha (1993) di Bernardo Bertolucci. Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Biglietto intero € 3 acquistabile qui

 

 

 

30 anni di Piccolo Buddha. Omaggio a Bernardo Bertolucci.
ore 18.30 incontro con Gianni Canova, Fabien Gerard e Valentina Ricciardelli, Presidente di Fondazione Bernardo Bertolucci.
ore 19.30 proiezione di "Piccolo Buddha" (1993) di Bernardo Bertolucci. Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano.

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